Come migliorare il proprio posizionamento SEO sui motori di ricerca: Title, Descriprion e Keywords

Nel nostro ultimo appuntamento in cui abbiamo visto come aumentare le performance del sito web della propria cantina su Google, vi abbiamo mostrato come leggere la SERP e spiegato quanto sia importante che il sito web della propria cantina compaia nelle prime posizioni nella pagina dei risultati di ricerca. Attraverso le ricerche su internet infatti gli utenti esprimono i loro bisogni, desideri o interessi che li rendono appunto potenziali clienti per il vostro vino.
Tutto questo, come scoprirete continuando a leggere, a patto che i vostri contenuti rispondano alle loro richieste. Ma andiamo per gradi.

Il principale strumento con cui si può agire per migliorare il posizionamento delle proprie pagine web è il SEO, il quale:

  • è costituito da una serie di azioni che devono essere svolte costantemente, tenendo presente l’andamento del web, gli interessi degli utenti, del mercato e degli obiettivi dell’azienda. Queste attività richiedono da un lato molto tempo, di cui spesso chi è impegnato in prima linea nella propria azienda non ha;
  • può essere applicato a un sito web già esistente, senza doverlo rifarlo completamente;
  • si avvale di una serie di supporti e strumenti, più o meno complicati, che richiedono competenze specifiche, spesso utilizzati solo da agenzie specializzate.

Iniziamo a entrare di più in merito a questa importante attività, partendo da dove avevamo lasciato, in particolare dal singolo risultato nelle pagine di ricerca.
Ogni volta che Google ci restituisce i risultati di una nostra ricerca, ci mostra alcuni degli elementi che è necessario curare ai fini del SEO: di questi alcuni sono visibili agli utenti quando consultano la pagina del sito, per esempio Title e URL, e altri invece non lo sono, come la Description.

Ma che cosa sono questi elementi?
Nel Title è necessario descrivere in modo chiaro e il più conciso possibile il contenuto della pagina in questione. Spesso la decisione se consultare o meno un contenuto dipende proprio dalla capacità del titolo di catturare l’attenzione degli utenti. L’URL consiste in una serie di parole che identifica univocamente l’indirizzo sul web di un contenuto. Infine la Description rappresenta una brevissima descrizione dei contenuti.

Come può agire un produttore su questi elementi per fare in modo che il sito della cantina intercetti sul web quegli utenti che ne potrebbero essere interessati?

Tutti e tre questi elementi dovranno contenere le parole chiave su cui ci si vorrà posizionare e competere, pertinenti con i contenuti: questa coerenza produrrà un migliore posizionamento sui motori di ricerca. Per far si che l’utente interessato ad un determinato tipo di vino, incontri il sito della vostra cantina e diventi vostro cliente, è necessario che le parole su cui decidete di distinguervi e posizionarvi sui motori di ricerca, coincidano il più possibile con quelle da lui utilizzate come chiavi di ricerca. Questo vi permetterà di ridurre i costi di segmentazione, selezione, pubblicità, comunicazione e contatto.

Vi starete chiedendo come scegliere le parole chiave più adatte a voi e quali siano tra esse quelle più efficaci?

Innanzitutto è utile chiarire che pur non essendo sufficiente, la scelta delle parole chiave da valorizzare all’interno dei contenuti è sicuramente l’attività di base per un buon posizionamento sui motori di ricerca: basti pensare che l’obiettivo di questa attività consiste appunto nel far incontrare i contenuti e i concetti legati al vostro vino con le richieste e le preferenze degli utenti, e possibili clienti.

Per questo motivo è determinante decidere a quali segmenti di pubblico si vuole indirizzare i propri contenuti, per essere in grado di individuare le parole chiave più adatte a intercettarli: non sarà sufficiente decidere quali sono più rilevanti per il vostro vino, ma sarà necessario capire quali parole gli utenti associano ai vostri prodotti, per utilizzarle nella fase di progettazione e stesura dei vostri contenuti.
L’efficacia di una parola chiave si misura in termini di:

  • traffico che riesce a convogliare verso il sito web;
  • la concorrenza per posizionarsi nei primi posti dei risultati delle ricerche effettuate con quella parola chiave.

Questi due parametri sono direttamente proporzionali: al salire del traffico aumenta anche la concorrenza per le prime posizione nella SERP. Questa correlazione sta alla base della “Teoria della coda lunga”.

Secondo questa teoria, in ottica SEO, esistono termini di ricerca:

  • a coda corta: singole parole, molto generiche e molto utilizzate;
  • a coda lunga: chiavi di ricerca composta da più parole, concetti più specifici e originali.

Sulle chiavi di ricerca a coda corta esiste una forte concorrenza per la quale è molto difficile aggiudicarsi una buona posizione rispetto, ma allo stesso tempo sono in grado di generare un alto traffico. Le chiavi di ricerca del secondo tipo generano un traffico inferiore ma la competizione per esse è minore. Si potranno in questo modo ottenere buone posizioni nei risultati della ricerca e, soprattutto, un tasso di conversione, (rapporto tra le persone che visualizzano nei risultati delle loro ricerche il nostro sito, e numero di click che portano al sito) significativamente maggiore.

Quindi il traffico su un sito di una cantina che ha voluto posizionarsi su parole a coda lunga sarà traffico di qualità poiché gli utenti avranno compiuto ricerche più specifiche; in altre parole si andranno a intercettare solo quei potenziali clienti effettivamente interessati alla vostra azienda.
Puntare su questo tipo di chiavi di ricerca inoltre risulta economicamente vantaggioso quando si utilizza una strategia di posizionamento a pagamento (come il SEA) poiché i termini a coda lunga godono di prezzi inferiori.

Non esiste una strategia migliore rispetto alle altre, ma il percorso da seguire varierà sempre in funzione degli obiettivi strategici che si vogliono perseguire con questo potente strumento di visibilità e, di conseguenza, di contatto. Spesso questi obiettivi devono essere comuni o integrati con quelli della comunicazione offline: solo così si riusciranno a creare le sinergie necessarie per amplificare il proprio messaggio e ottimizzare gli investimenti. Per questo motivo sono necessarie competenze, capacità ed esperienze di cui o si dispone internamente o si devono ricercare in agenzie specializzate e integrate.

Proprio riguardo al “sistema comunicazione” integrato e sinergico, on-line e off-line, sarà dedicato il prossimo appuntamento della rubrica Digital Wine Works.

Per sapere come integrare e far lavorare al meglio i propri strumenti di comunicazione on e off-line, continuate a seguirci!