Avete mai cercato in internet i “spumanti italiani”?
Google vi restituirà ben 2.360.000 risultati: è subito chiaro quanto sia difficile per un’azienda vinicola apparire tra i primi risultati dei motori di ricerca! Una cantina che appare tra i primi risultati non solo riuscirà a raggiungere molti più clienti potenziali, ma sarà più facile per lei essere riconosciuta e di conseguenza ottenere migliori risultati dal punto di vista dell’awarness e da quello commerciale.
Ma perché alcuni siti di cantine si posizionano prima di altri? Questo è dovuto a una serie di attività che permettono a un sito di essere trovato e visualizzato. È importante sapere che un sito web ricco di contenuti, accattivante, dalla grafica moderna, ma impossibile da trovare sui motori di ricerca è praticamente inutile come mezzo di comunicazione per una cantina. Molte opportunità verrebbero perse per il semplice fatto che il sito non sarebbe in grado di intercettare i bisogni degli utenti della rete.
In altre parole un produttore di vino che ha un bel sito internet ma che non è performante sui motori di ricerca è come un vino che grazie a un ottimo lavoro in vigna e in cantina è di elevata qualità ma a causa di un packaging non all’altezza ottiene performance al di sotto del suo potenziale.
Tutte le attività che permettono ad un sito internet di posizionarsi al meglio sui motori di ricerca vengono raggruppate sotto l’acronimo SEM (Search Engine Marketing, ovvero il marketing per i motori di ricerca).
Al suo interno è a sua volta composta da diverse attività, che svolgono funzioni specifiche.
Vediamole insieme qui di seguito:
Queste tecniche agiscono su due differenti piani del sito web che possiamo distinguere in:
Queste attività possono essere, almeno in parte, gestite in un secondo momento rispetto alla creazione del sito, ma è importante che tutte siano condotte in modo efficace in quanto, se portate avanti in modo approssimativo, non solo un sito internet non raggiungerà il suo potenziale, ma ne verrà addirittura danneggiato.
D’altra parte, l’ottimizzazione per i motori di ricerca riguarda molteplici aspetti in continua e rapida evoluzione, per i quali viene richiesta una gestione continuativa e frequente. Per questo esistono agenzie e figure professionali, come il “digital strategist” o i “SEO specialist”, che hanno strumenti e competenze specifiche: considerare di coinvolgerle per formare il personale interno, o delegare loro queste attività, significa investire sapendo che le risorse saranno spese efficacemente in linea con gli obiettivi definiti.
A questo punto, è bene soffermarsi un attimo sull’analisi della SERP (Search Engine Results Page), ovvero la pagina dei risultati di Google, per capire come si compone e, soprattutto, su quali elementi agire per comparire dove si vuole.
Torniamo sulla ricerca fatta precedentemente con le parole chiavi “spumanti italiani” e osserviamone insieme il risultato.
Come notiamo i primi tre risultati (A) con il bollino verde “Ann.” o “Ad.”, sono inserzioni a pagamento (frutto di attività SEA) e permettono ai siti di comparire sia in cima sia eventualmente in fondo alla SERP, ovvero le aree dove l’attenzione dell’utente risulta essere più alta.
Google, alcune volte, inserisce immediatamente sotto i primi risultati, un’anteprima delle immagini inerenti alla nostra chiave di ricerca (B).
Questo elemento è molto importante per due aspetti:
Entriamo ora nel vivo della SERP e analizziamo i risultati organici: la loro disposizione non è casuale, ma è frutto delle azioni di ottimizzazione SEO che ciascun sito web esegue per migliorare il proprio posizionamento.
Quando effettuiamo una ricerca, la pagina dei risultati ce ne mostrerà 10 per volta (annunci a parte). Questo vale sia per le ricerche fatte da computer sia da tablet e smarthphone.
La competizione per essere nelle prime posizioni della prima pagina è molto elevata poiché:
Riguardo la nostra ricerca effettuata con le parole “spumanti italiani”, è importante osservare come il primo risultato che fa riferimento direttamente a una cantina la troviamo solo in terza pagina!
Per concludere, notiamo come spesso è possibile trovare risultati organici che fanno riferimento a pagine di Social Network (D); sempre più canale principe per raggiungere e dialogare direttamente con gli amanti del vino e della nostra cantina.
Ora dovreste avere le idee più chiare su come orientarvi nella SERP e quale strumento faccia di più al caso vostro.
Come scalare la pagina dei risultati di ricerca di Google? Su quali elementi si deve lavorare perché un sito web sia performante in ottica SEO? Nel prossimo appuntamento vedremo come migliorare il posizionamento della vostra cantina sui motori di ricerca.
Continuate a seguirci!
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